Anche Monza ha la sua reggia: fortemente voluta dall’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo come residenza estiva per il figlio Ferdinando, il quale copriva la carica di Governatore della Lombardia austriaca. Al progetto affidato all’architetto Giuseppe Piermarini, completato tra 1777 e 1780, è stata aggiunta nel 1790 anche la cosiddetta Orangerie (nota anche come Serrone), voluta proprio dall’arciduca.

Orangerie – Villa Reale, Monza – Courtesy turismo.monza

Nato per essere dedicato al ricovero delle piante, ma utilizzata anche per la realizzazione di spettacoli, oggi l’edificio, dopo vari interventi di restauro, è dedicato ad eventi ed esposizioni, tra cui si inserisce “Antonio Ligabue. L’uomo, l’artista”, l’antologica dedicata all’artista che da anni non riceveva attenzione espositiva (l’ultima mostra a lui dedicata fu infatti organizzata nel 2015 a Gualtieri, suo luogo di morte).

La mostra, curata dal critico d’arte Sandro Parmiggiani, spazierà tra i colori e le suggestioni caratteristiche della sua arte: numerosi sono infatti i modelli seguiti dall’artista, che spazia dall’Espressionismo tedesco del gruppo Die Brücke ai colori vivaci di alcune delle opere di Klimt e Van Gogh.

Si ripercorre la formazione artistica e personale, grazie alla presenza di circa novanta opere tra cui dipinti, incisioni e sculture in bronzo dedicate alla fauna, attraverso due poli tematici: la patria perduta, ossia la Svizzera da cui viene cacciato negli anni Venti, e la vita agreste, tra animali e autoritratti, che simboleggiano la sofferenza e il dolore provati in gioventù dall’artista.

Colori intensi e tratti quasi violenti esprimono la forte ricerca della libertà da lui dettata, come testimoniano alcune delle più celebri opere presenti: Circo, Testa di tigre e Autoritratto con mosche.

Da molti definito come “espressionista tragico”, Ligabue viene qui riletto sotto una luce innovativa, a cui partecipa anche la location scelta: l’Orangerie monzese offre alle sue opere una cornice magica che riesce a creare un perfetto sodalizio con le sue opere.