Trovata in Spagna una presunta opera di Caravaggio ma le autorità invitano alla calma

Se il Salvator mundi non è più di Leonardo, per una semplice proporzione inversa, un altro dipinto dal titolo “Coronación de Espinas” (Incoronazione di spine), in precedenza attribuito al circolo di Jose Ribera, si ritiene ora essere niente di meno che opera di Caravaggio.

A pochi giorni dalla notizia dell’autenticità smentita del dipinto di Leonardo, una tale scoperta suona quantomeno ironica.

Questa volta però prima di dare un verdetto, si procederà con calma: “Serve uno studio tecnico e scientifico approfondito” che andrà poi sottoposto “a un dibattito accademico”. Così si sono espresse le autorità spagnole – il dipinto è, infatti, a Madrid – che non si augurano certo di ripetere il caso del Salvator mundi.

In ogni caso il fatto che il dipinto, un Ecce homo, sia proprio in Spagna, non è un dato da sottovalutare anzi al contrario potrebbe avvalorare la tesi della sua autenticità.

 

“Coronacion de Espinas”, opera presunta di Caravaggio – Courtesy Ansa.it

 

Come mai? Qui è necessaria una piccola spiegazione di carattere storico.

Nel 1605, il cardinale Massimo Massimi commissionò a tre artisti – Cigoli, Passignano e Caravaggio – la realizzazione di un’opera, un Ecce Homo, a testa. Il cardinale ne avrebbe poi scelta una tra le tre e leggenda vuole Michelangelo abbia realizzato il suo in soli trentasei giorni. Nonostante la scelta finale di Massimi non ricadde su Caravaggio, anni dopo nel 1623, un altro esponente della famiglia del cardinale, Innocenzo, già monsignore divenne nunzio apostolico proprio a Madrid e potrebbe aver fatto da tramite per lo spostamento dell’opera dall’Italia alla Spagna.

Per ora si tratta solo di ricostruzioni e ipotesi che – nonostante il fascino innegabile – vanno confermate, considerando anche che la storia si arricchisce di un altro risvolto rilevante: un’altra opera di Caravaggio vicina a quella spagnola sia per soggetto che per dimensioni e periodo, è conservata presso il Museo Civico di Palazzo Bianco (Genova). Fino a pochi giorni fa era questa l’indiscusso Ecce homo Caravaggesco.

Non siamo in grado di stabilire come andrà a finire, ma nel frattempo esperti internazionali si sono già espressi sulla presunta paternità del quadro. Guardando in casa nostra due voci in particolare si sono alzate a sostegno della straordinaria scoperta, quella di Maria Cristina Terzaghi – docente all’Università di Roma Tre ed esperta conoscitrice dell’artista – e quella di Vittorio Sgarbi – che non ha bisogno di presentazioni – il quale si è schierato a favore dell’autenticità del dipinto.

Non resta che aspettare e non avere fretta, per scongiurare ogni errore è giusto che l’arte si prenda i suoi tempi.