Quando il divertimento è arte: tra palloncini colorati spunta il Balloon Museum di Roma
Da dicembre è possibile visitare il primo museo interamente dedicato all’inflatable art, che fa di aria e materiali plasmabili i suoi costituenti: negli spazi del PratiBus Distrisct, risultato di una riqualificazione di un ex deposito dell’azienda di trasporti romana ATAC, il Balloon Museum di Roma ospita la prima mostra sull’arte gonfiabile, “Let’s Fly”, un progetto itinerante, che dopo dalla Capitale si sposterà in altre località europee.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori riguardo le tematiche di riciclo, riduzione e riutilizzo promosse dall’Unione Europea.
La sostenibilità è infatti uno dei punti principali del manifesto del museo che si impone sul territorio italiano come istituzione green: i palloncini sono composti da materiali biodegradabili (lattice di gomma naturale), unendo l’allegria caratteristica di questa forma d’arte al rispetto dell’ambiente che sempre di più sta ottenendo il rilievo che merita.
Il museo celebra l’unione tra arte contemporanea e i palloncini, il divertimento e l’infanzia: è uno spazio adatto a tutte le età, garantendo quindi un pubblico molto eterogeneo.
L’esposizione presenta diverse installazioni e opere site specific, caratterizzate ognuna da colori forti che attirano i visitatori: da “Burning Man” di Lindsay Glatz a “Hypercosmo” del collettivo Quiet Ensemble o “Knot” di Cyril Lancelin.
Ad oggi rappresenta un unicum del suo genere, ma già da qualche decennio a questa parte i balloons affascinano grandi e piccini di tutto il mondo con le loro forme particolari e i loro colori vivaci: dall’installazione di William Forsythe a Francoforte all’Ark Nova, teatro gonfiabile progettato da Anish Kapoor, e al celeberrimo Balloon Dog di Jeff Koons.