Proof of Sovereignty: l’ultima conquista NFT di Christie’s
Si è conclusa ieri l’ultima asta online di Christie’s, Proof of Sovereignty.
L’evento è stato realizzato grazie al contributo curatoriale di Lady PheOnix, esperta di arte digitale e lei stessa creatrice di opere, oltre che fondatrice della galleria virtuale per la promozione di artisti digitali contemporanei Universe Contemporary.
L’asta riunisce 19 artisti che hanno nella blockchain il loro punto di incontro, ma si differenziano in percorsi e nei periodi di attività, con il fine quindi di celebrare le diverse sperimentazioni di artisti del XX e XXI secolo per aprire uno spiraglio su quello che può essere uno degli sviluppi futuri del mondo dell’arte.
Un nome che spicca su tutti è quello di Nam June Paik: “Global Groove (Opening)” riprende i primi38 secondi dell’iconico e omonimo video del 1973, che con l’NFT ad essa associato permette una ricontestualizzazione dell’opera del padre della video arte al giorno d’oggi, risultando in effetti estremamente attuale dal momento che essa stessa è sintesi del pensiero di Paik su una possibilità di interazione globale grazie alla combinazione di arte e tecnologia.
Oltre ai numerosi di giovani artisti emergenti, quindi meno conosciuti, tra i lotti troviamo anche i nomi di artisti ben più affermati nel classico mercato dell’arte contemporanea come Jenny Holzer che ripropone l’NFT di una scritta a caratteri cubitali, punto chiave della sua produzione (venduto a $ 37.500) o Urs Fischer, con un esemplare della sua serie CHAOS, in cui due oggetti distinti risultano connessi in una sorta di fusione (venduto a $ 60.000).
Interessante è anche il coinvolgimento del mondo della moda nell’ipnotico universo della blockchain: Gucci propone infatti “Aria”, un cortometraggio di 4 minuti creato nell’ambito dell’ultima collaborazione tra Alessandro Michele e la film maker Floria Sigismondi.
Se l’asta nella sua totalità non ha fatto numeri da record, concludendosi infatti con una vendita totale di $ 995.000, simboleggia sicuramente un’ulteriore passo avanti: oltre all’interessante scelta dei partecipanti, Christie’s stessa ha dichiarato di utilizzare standard legali che mai prima erano stati presi in considerazione nel commercio degli NFT.