Non siamo troppo vecchi per l’arte della Generazione Z: cinque artisti da scoprire.
Negli ultimi articoli vi abbiamo parlato di artisti affermati come Mario Schifano, Bruce Naumann e Franco Murer.
Oggi vi proponiamo cinque artisti emergenti appartenenti alla cosiddetta Generazione Z, la cui popolarità è in costante crescita.
Iniziamo con Tobi Alexandra Falade (DADA Gallery), un’artista di origine nigeriana ma londinese d’adozione classe 1995, che concentra la sua produzione sullo studio dell’identità e del sè, prendendo spesso come soggetto se stessa.
Le sue opere analizzano il suo Io interiore, in particolare esplorando l’eventualità in cui avesse continuato a vivere in Nigeria e non si fosse trasferita a Londra.
Esempio calzante di questo studio è “My Other (2019)”, calco in bronzo del suo viso e dunque perfetta espressione di questa sua indagine artistica.
Il secondo artista che vi presentiamo è il canadese Peter Campbell (Corkin Gallery), classe 1996, canadese. Dedica la sua ricerca alla natura e ai fenomeni atmosferici in correlazione con oggetti della quotidianità, per trasportarli poi su tela: le sue opere ripercorrono i motivi ricorrenti che risultano essere in continuo contatto con la figura umana. Dietro ai suoi lavori c’è un’analisi profonda di tecniche tipicamente artigianali come il legno intagliato o la tessitura dei cesti.
Ben Orkin (WHATIFTHEWORLD Gallery), artista multidisciplinare originario del Sud Africa nato nel 1998, è il terzo protagonista. Le sue opere, prevalentemente scultoree, concretizzano il concetto di amore soprattutto nella sfera queer, di cui lui stesso fa parte: è dunque una ricerca dell’intimità tra amanti, con una concretizzazione spesso visibile nella sua produzione, un chiaro esempio è “I need to forgive you (2019)”.
Un’altra scoperta di questo autunno artistico è Gloria Wong (1998), artista visuale di provenienza canadese. Il suo mezzo d’espressione principale è la fotografia, tramite cui esplora la civiltà e il suo rapporto con l’ambiente ad essa circostante. Attraverso la sua arte, Wong interagisce e approfondisce la complessità della cultura dell’Asia orientale.
Ultima ma non per importanza è Lorena Cocioni (Quadro 21), classe 1995, nata in Romania. La sua ricerca artistica, in continua evoluzione, si concentra sul corpo umano e sulla sua relazione con ciò che lo circonda, osservando le reazioni del corpo in determinati ambienti.
Spesso le sue opere si appropriano della tecnologia, ormai sempre più presente e visibile, come dimostrato dalla serie “Following the Nereids (2018)”.