Le ceramiche Pop di Grayson Perry
La ceramica è un materiale composto da elementi relativamente semplici, argilla e acqua, ma la loro composizione una volta ultimata la cottura può dare risultati strabilianti.
Se siamo abituati a pensare alla ceramica come un oggetto da decoro utile al massimo per tener fermo un merletto sul davanzale delle nostre nonne, alcuni artisti contemporanei ci sorprenderanno per il modo in cui hanno saputo reinventarne l’estetica.
Un artista contemporaneo che ha sicuramente saputo sperimentare e “ringiovanire” la ceramica è Grayson Perry. Nato a Chelmsford nel 1960, Perry è noto per le sue opere eccentriche e provocatorie che spesso esplorano temi di genere, identità e politica.
Perry ha iniziato a lavorare con la ceramica durante gli anni ’80, un periodo in cui appunto, questo materiale era considerato antiquato e fuori moda. Ma invece di usare la ceramica per creare oggetti decorativi tradizionali, Perry ha deciso di utilizzare questa tecnica per esplorare temi sociali e politici.
Le sue opere spaziano da grandi vasi decorati con immagini di personaggi famosi a simboli della cultura di massa, inserendo al loro interno sempre frasi e colori accesi, spesso con una particolare attenzione alle diverse identità di genere.
A questo proposito, Perry rivela: “Uno dei motivi per cui mi vesto da donna è la mia bassa autostima, per assecondare l’immagine delle donne che vengono viste come una cosa di seconda classe… È come la ceramica: anche quella viene vista come una cosa di seconda classe”.
I vasi riportano immagini contemporanee, come abbiamo già detto figure umane, ma anche automobili come in “ All Men Are Bastards, 2001” scritte provocanti come in We Shall Catch it on the Beaches, dove tra le varie frasi troviamo “don’t give a shit”, o ancora, raffigurazioni di scene quotidiane nel mondo, come in Barbaric Splendour, 2003.
In definitiva, Grayson Perry è un artista fenomenale che anche grazie al suo riconoscimento a livello internazionale ed dopo aver ricevuto diversi premi tra cui il prestigioso Turner Prize nel 2003, ha ufficialmente portato la ceramica ad una nuova fase espressiva.