La Torre di Frank Gehry è la ciliegina sulla torta di LUMA Arles
Maja Hoffmann è una collezionista e mecenate svizzera, che nel 2004 fonda la LUMA Foundation a supporto di artisti e creativi contemporanei a Zurigo, per poi continuare con l’istituzione di Luma Arles, spazio ancora una volta dedicato ad arte, creatività, progetti, a mostre e ricerca.
Questo campus interdisciplinare si configura quindi come un luogo di sperimentazione e produzione, sia per gli artisti che per il più ampio pubblico, grazie agli eventi e al programma artistico supervisionato dalla Hoffmann stessa insieme a selezionati “advisor”, come Hans Ulrich Obrist e Philippe Parreno solo per citarne alcuni.
Si situa al Parc des Ateliers, un sito adibito alla produzione di locomotive nato nell’Ottocento che era poi stato dismesso definitivamente nel 1984, diventando un deserto industriale abbandonato. Negli anni 2000 riprese poi vita grazie a dei festival estivi, risvegliando l’attenzione per questa area che ha condotto proprio all’implementazione di LUMA Arles.
Gli edifici industriali, quale La Grande Halle, sono stati rinnovati per renderli compatibili alla nuova destinazione d’uso; così come il grande parco di 100 acri che ne è parte integrante ospitando a sua volta opere ed installazioni in un percorso tra flora e fauna.
A completare il panorama si inserisce la Torre di Frank Gehry, che ha appena aperto ufficialmente al pubblico. L’ispirazione nasce dal voler evocare ricordi legati al territorio in cui si trova, come le opere di Vincent Van Gogh che ad Arles aveva soggiornato per un periodo, o gli elementi rocciosi propri della regione, ha dichiarato l’archistar.
Lo sfaccettato edificio è ricoperto di mattoni in acciaio, che catturano e riflettono la luce e i mutamenti del cielo richiamando proprio i tratti caratteristici della produzione dell’artista. Il richiamo roccioso sta nella sua articolata struttura, mentre una rotonda vetrata omaggia l’anfiteatro della città.