La ricerca dei legittimi proprietari delle opere MNR non si ferma: la mostra di Strasburgo
Durante la Seconda guerra mondiale, i nazisti trafugarono innumerevoli opere d’arte, sottraendole ai legittimi proprietari.
All’indomani della caduta del regime nazista, furono recuperate in Germania e riportate in Francia circa 61mila opere, di cui, circa 45mila vennero restituite ai legittimi proprietari, grazie all’operato di una apposita commissione.
Delle opere restanti, alcune vennero vendute all’asta, mentre altre, di cui si stimava un maggior valore, vennero cedute temporaneamente ai musei in attesa di restituirle ai possessori originari.
Queste opere sono comunemente indicate con l’acronimo “MNR” (Musei Nazionali di Recupero).
In Francia, i musei hanno ancora ad oggi l’obbligo di esporle, in maniera tale da dare la possibilità ai visitatori di riconoscerle come parte del patrimonio della propria famiglia. Esse fanno comunque parte, dal 1997, di un elenco consultabile anche online che le racchiude tutte.
I musei di Strasburgo contengono 27 di queste opere rubate, ora riunite nella galleria Heitz di Palazzo Rohan, che ospita la mostra intitolata “MNR. Passé, présent, avenir d’oeuvres récupérées ed Allemagne en 1945” (Passato, presente e futuro delle opere recuperate in Germania nel 1945).
Il fine della mostra è proprio quello di far ricongiungere gli oggetti artistici e le opere d’arte con coloro a cui la proprietà apparterrebbe di diritto, sperando quindi che tra i visitatori qualcuno riconosca l’opera, magari precedentemente vista in una fotografia o in un ritratto di famiglia.
Nonostante non sia un’impresa facile, i fatti dimostrano che la possibilità che ciò accada è tutt’altro che improbabile.
Emblematico è il caso del 2017, in cui al Musée Marmottan Monet di Parigi, in occasione di una mostra dedicata a Camille Pissarro, venne esposto il dipinto dell’artista “La cueillette des pois (La raccolta di piselli)” del1887. Quest’opera, precedentemente appartenuta al commerciante ebreo Simon Bauer e rubatagli durante il Governo di Vichy nel 1943, fu poi comprata all’asta da una coppia di collezionisti americani, i quali per l’occasione avevano prestato temporaneamente il quadro al Museo.
I nipoti di Bauer, durante la visita alla mostra, riconobbero l’opera di cui avevano tanto sentito parlare, e ne reclamarono la proprietà.
Il 1 luglio così, la Corte di Cassazione francese, stabilì la restituzione del dipinto alla famiglia Bauer.
Queste iniziative sono, infatti, di fondamentale importanza: non solo permettono di ritrovare i legittimi proprietari di inestimabili opere d’arte, ma consentono anche di ricostruire lo storico delle stesse.