La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: le due mostre di Bologna e Napoli
La potenza dell’espressione artistica si sente in questa giornata, il 25 novembre, più potente che mai: dà voce alle donne le cui volontà sono state soppresse e fornisce un volto alle figure invisibili.
Lo dimostra l’esposizione “Come l’acqua. Le Donne (in)visibili dell’Iran” ospitata nella sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna di viale Aldo Moro 50, a Bologna.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, infatti, grazie all’impegno del curatore Ali Asghar Kalantar e al coordinamento di Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli, è nato un progetto in cui si vedono esposte 100 fotografie scattate da donne iraniane.
Le fotografie sono una testimonianza della realtà in cui, in questo momento, tantissime persone sono intrappolate.
Gli scatti però, allo stesso tempo, permettono un dialogo diretto, che va oltre le semplici parole, con gli spettatori.
Da sempre, l’arte è caratterizzata dalla capacità di oltrepassare epoche, distanze geografiche, culture, traducendosi in linguaggio universale.
È proprio per questo motivo che esprimere una condizione fin troppo nascosta sotto il tappeto, quale la violenza sulle donne, in un modo così diretto e comprensibile diventa di fondamentale importanza: suscita sentimenti, pensieri e voglia di rinascita.
La stessa linea di pensiero viene espressa anche dal Comune di Napoli, la cui commissione Cultura, insieme alla I Municipalità e alla commissione Tu-Tutte Unite, ha organizzato la mostra-evento intitolata “Riemergere – Storie Sopravvissute”.
Anche in questo caso, l’esposizione vuole comunicare, tramite le opere dei giovani artisti selezionati attentamente, questo problema sociale celebrando allo stesso tempo degli esempi virtuosi.
Il fine, afferma l’assessore municipale Barbara Preziosi, è quello di creare uno spazio di confronto tra sguardi, linguaggi, modi di percepire e di rappresentare il fenomeno.
Le iniziative culturali ed artistiche danno così la possibilità ad ognuno di confrontarsi con la propria storia e con quella di altri, fornendo lo spunto per una riflessione tanto introspettiva quanto comunitaria.