Il volto di Vogue: Cardi celebra Irving Penn e i suoi scatti
Una tradizione familiare di passione per l’arte contemporanea che da decenni plasma il panorama culturale non solo milanese e italiano ma anche internazionale, promuovendo carriere e confermando successi , dal padre Renato al figlio Nicolò che oggi guida la galleria.
Una linea espositiva che predilige correnti come Arte Povera, Gruppo Zero e Minimalismo, con diramazioni nei confronti di altri artisti che con questi hanno punti in comune.
Oggi è il turno di Irving Penn, che in quanto fotografo si distacca dalla classica proposta di mostre della galleria, ma rientra in un progetto qualitativamente sorprendente grazie alla collaborazione con The Irving Penn Foundation, e alla partnership con Vogue Italia.
Infatti, per anni è stato uno dei collaboratori di riferimento dell’edizione americana della rivista, con più di 150 copertine in 66 anni di collaborazione: gli scatti per cui tutti lo riconoscono, in cui emerge la cura e l’attenzione sottostanti alla fotografia di moda, rendendoli lavori di ricerca più che proposte commerciali.
Opere scelte per parlare con tutte le generazioni e con i protagonisti di tutte le sfere della creatività, a maggior ragione per la concomitanza con eventi come il Salone di Mobile e la Fashion Week.
Ma non solo scatti di moda: nei due piani dell’edificio di Cardi, trovano spazi scatti dedicati al Belpaese e nello specifico quei reportage sui tempi di guerra, così poco conosciuti al pubblico.
Lavori quasi più intimi, che meglio esprimono la sua ricerca personale e la sua visione dell’universo della fotografia, come dimostra ad esempio la serie “Small Trades”, nata a Parigi e perseguita a Londra e New York, in cui ritrae persone comuni che indossando il loro abiti da lavoro, o la serie “Travel”, che insieme alla precedente conferma quella necessità di catalogazione enciclopedica.
Un’occasione unica per esplorare la vita e le opere di un’artista che tutti riconosciamo a vista d’occhio, ma che ha da raccontare ancora molto rispetto a quello che comunemente si conosce.