Il PART di Rimini non si ferma mai: espansioni, acquisizioni e premiazioni

Era ufficialmente nato negli ultimi mesi del 2020 il PART – Palazzi dell’Arte Rimini, un’istituzione nata dall’intesa tra il Comune di Rimini e la Fondazione San Patrignano per dare spazio e modo alla Fondazione di esporre la propria collezione, e di conseguenza ai cittadini e. ai visitatori di avvicinarsi all’arte contemporanea.

Una sede non banale quella per la realizzazione del progetto: Palazzo dell’Arengo e Palazzo del Podestà offrono le loro storiche sale comunali nella cornice del centro storico, facendo dialogare gli spazi medievali con la varietà e la contemporaneità delle opere della collezione per mettere al centro la valorizzazione di un patrimonio culturale in toto, che supera la distanza dettata dai secoli.

 

PART – Courtesy Artribune

 

Il nucleo di opere di proprietà della Fondazione è nato seguendo quel modello anglosassone, così poco diffuso in Italia, chiamato endowment: artisti, collezionisti, galleristi hanno nel tempo donato all’istituzione le proprie opere d’arte, che ad oggi vengono valorizzate grazie all’esposizione negli spazi riminesi, ma che fungono anche da fondo di investimento per le necessità di sostentamento future della comunità.

Alla brillante iniziativa si aggiungono altre novità: è appena stata inaugurata una sala in cui verranno esposte opere non ancora note al pubblico e nuove acquisizioni, insieme al Giardino delle Sculture che vuole integrare al percorso espositivo interno anche la sezione en plein air.

 

Giardino delle Sculture – Courtesy Arte Magazine

 

Per concludere con le nuove iniziative, è stata annunciata la creazione del Premio Artisti Italiani PART, dedicato a giovani artisti emergenti, italiani o residenti in Italia per supportare così la creazione di nuova arte, puntando anche ad accrescere il numero di opere parte della Collezione grazie all’acquisizione di opere dei primi classificati.

Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, oltre che di un’istituzione aperta e flessibile che sa supportarsi, ma anche contribuire alla valorizzazione e promozione della cultura in un modo mai scontato.