Il Luogo dei Sogni: Capalbio celebra Niki de Saint Phalle

Il nome di Capalbio è già da decenni legato a quello di Niki de Saint Phalle, ovvero dal 1979 quando la costruzione del Giardino dei Tarocchi è iniziata. L’artista ha identificato nel giardino la realizzazione del suo sogno magico e spirituale, riempiendolo di monumentali sculture che prendono ispirazione dagli arcani maggiori dei tarocchi.

Quest’estate, il Comune di Capalbio ha deciso di celebrare la produzione di Niki de Saint Phalle, in un progetto che mira a rendere attuale la sua figura in un percorso attraverso opere e testimonianze.

 

Niki de Saint Phalle – Courtesy La Stampa

 

“Il luogo dei sogni” si svolge tra due sedi espositive, tra loro legate ma diversificate per contenuto: da un lato Palazzo Collacchioni, storico edificio già dedicato sia all’arte contemporanea che alla storia di Capalbio, dove si ripercorre proprio la nascita e lo sviluppo del Giardino stesso, anche tramite a una documentazione che permette di addentrarsi nelle motivazioni e nelle modalità che hanno portato alla sua realizzazione.

Dall’altra parte, la Galleria Il Frantoio si dedica più propriamente a un viaggio tra le sue opere, puntando l’attenzione soprattutto su quei modellini in pietra cruda preliminari ai capolavori del Giardino, tappa che ovviamente conclude il percorso espositivo.

 

Giardino dei Tarocchi – Courtesy Elle Decor

 

Questo evento vuole indubbiamente ricordare l’attualità del pensiero, e di conseguenza dell’attività, dell’artista, che mette l’accento sui valori di collettività ed empatia, schierandosi dalla parte di chi ha meno spazio nella comunità, senza dimenticare l’attenzione per l’ambiente.

Profondamente convinta della possibilità di una rinascita e di un miglioramento a livello di società, l’artista viene celebrata da un territorio che l’ha amata e accolta, ma che a sua volta da lei ha tratto quei messaggi di speranza e pace di cui si è fatta portavoce.

 

Niki de Saint Phalle, Tarot Garden, 1991 – Courtesy Il Giardino dei Tarocchi