Il COVID stermina il mestiere del currier? SpeakART offre la soluzione
Se si lavora nel mondo dell’arte da tempo sufficiente e con funzione trasversale, si ha il vantaggio di venire a conoscenza dei “rumors del settore” che spesso sono avvisaglie per prevedere accadimenti che si verificano nei tempi successivi alle indiscrezioni colte.
Diversi enti, quali anche musei o collezionisti di grosso calibro, si servono normalmente di “currier” per accompagnare le loro opere più importanti durante gli spostamenti.
I currier sono degli specialisti che oltre a seguire l’opera, per assicurarsi che venga movimentata e maneggiata nel modo corretto, si occupano di redigere i condition report, documenti che attestano lo stato dell’opera e dunque fondamentali ai fini assicurativi.
Ad oggi un numero sempre crescente di questi professionisti si rifiutano di viaggiare accompagnando le opere nel loro luogo/luoghi di destinazione soprattutto in zone dove i contagi sono in numero crescente. Rifiutando il lavoro inducono gli assicurati e gli assicuratori a trovare accordi più cautelativi in termini di potenziale danno. Il tutto si traduce in un maggior onere assicurativo.
Visto che questo “rumor” sta diventando oramai un vero e proprio chiasso, è improbabile ipotizzare che un mestiere che ormai esiste da tempo possa diminuire o del tutto estinguersi a causa di una pandemia?
Nel prossimo futuro e con l’avvento dell’inverno certamente sarà normale una crescita delle malattie influenzali che, sopravvenute in un momento di emergenza COVID-19 come questo, si tradurrà probabilmente in quarantene cautelative, viaggi ridotti all’osso e smartworking avanzato.
Un sistema come SpeakART, che permette anche a distanza di stilare condition report e che tramite un sistema digitale rileva tutti i possibili danni intercorsi tra una movimentazione e l’altra, offre una soluzione ottimale per permettere agli esperti di lavorare, agli assicuratori di non sovrastimare i rischi, e al cliente di continuare a pagare un prezzo umano per le movimentazione delle opere d’arte.
Sarà un accordo tra cliente, currier e assicuratore a decidere quanto spesso verranno scattate le matrici da remoto e quante volte dovrà essere emesso un condition report.
Usare la tecnologia nel modo corretto guarda al futuro, al risparmio e ad un contenimento anche di possibili contagi.