Il corpo e la pittura: Jenny Saville a Firenze dialoga con il Rinascimento
Volti e corpi, pennellate dense e colori accesi: a questo pensiamo quando viene citato il nome di Jenny Saville, che ha fatto dell’esplorazione e dell’indagine approfondita del corpo umano il punto focale della sua ricerca artistica, realizzando opere tanto reali quanto oniriche.
L’attenzione si focalizza sui dettagli anatomici, spesso ingranditi e ricombinati, unendo ispirazioni evidentemente quotidiane a una resa formale che appare quasi arcaica e primordiale, riuscendo a superare sia la più classica figurazione che la più contemporanea astrazione.
Firenze si prepara ad accogliere un’ingente quantità di opere dell’artista, per instaurare un dialogo tra la storia dell’arte rappresentata da una delle città italiane che per prima lega il suo noma allo massima fioritura culturale e l’arte contemporanea.
Si instaura così una profonda relazione e interazione tra Jenny Saville e i grandi maestri rinascimentali, che si esprime nelle diverse sedi fiorentine in cui la mostra si svolgerà: il Museo Novecento, diretto da Sergio Risaliti a sua volta ideatore del progetto espositivo, accoglierà al suo interno dipinti e disegni, dagli ultimi vent’anni fino ad oggi.
Il famigerato “Fulcrum” troverà spazio a Palazzo Vecchio all’interno del Salone dei Cinquecento, in un dialogo con gli esemplari scultorei di cui richiama le dimensioni e la plasticità.
Al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, la Pietà Bandini di Michelangelo si relazionerà invece con “Study for Pietà”, gigantesco disegno che rappresenta ultimo esito dell’artista nato dopo una precedente visita alla città, rendendo assolutamente vive e attuali le riflessioni che ruotano intorno al concetto della pietas.
“The Mothers” sarà invece visibile al Museo degli Innocenti, legandosi sia ai due esemplari di Madonne con Bambino di Luca della Robbia e di Botticelli, sia a quella tematica dell’abbandono dei bambini da sempre legata proprio allo Spedale degli Innocenti.
L’ultima consacrazione del confronto Saville – Michelangelo si trova proprio a Casa Buonarotti in omaggi e richiami tra bozzetti, disegni e dipinti.
La tradizione del dipinto, del ritratto, del nudo vive sotto una nuova luce nell’opera di Jenny Saville, che riesce a renderla più attuale e contemporanea che mai pur nella continuazione di una strada che da secoli è stata percorsa grazie all’analisi, all’esperienza e agli esiti di generazioni di artisti.