I simboli del potere: alla scoperta di Franco Angeli
Franco Angeli nasce a Roma nel maggio del 1935. Entra nel mondo dell’arte solo nel 1957, anno in cui inizia a dipingere.
In questi anni parte per il servizio militare, al suo ritorno entra in contatto con Edgardo Mannucci, scultore protagonista dell’arte plastica informale italiana.
Nel 1960, in seguito a un incontro con Pierre Restany, presenta la sua prima personale alla Galleria La Salita: qui espone una serie di opere informali, con calze di nylon, garze e pittura ad olio.
Nello stesso anno conosce artisti del calibro di Mario Schifano e Giuseppe Uncini.
La figura di Pierre Restany risulta essenziale per la carriera di Angeli, nel 1963 infatti espone alla Galerie J di Parigi nella mostra da lui curata “L’Object Pressenti”, insieme a Christo, Kudo, Todd e altri.
Nel 1967 partecipa al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove incontra Marina Ripa di Meana e a cui dedicherà la serie di cinque opere nel 1970, tra cui Marina estensione infantile del sentimento e Marina Mia in cui Angeli esprime la propria infatuazione e passione per Marina. Sempre a lei, dedicherà e scatterà una serie di fotografie, poi messe all’asta da Pandolfini, a Firenze nel 2021.
Nel corso della sua attività il suo ideale politico prende spesso il sopravvento nelle sue opere, da Stelle (1961) a Cimitero (1964). Inoltre, spesso omaggia artisti contemporanei come Jackson Pollock (A Pollock, 1957) o Max Ernst (Omaggio a Max Ernst, 1987).