Che i podcast siano la nuova frontiera del mondo digitale è ormai cosa risaputa.

Nel 2020, anche per merito (o colpa, secondo i punti di vista) del lockdown, si è registrata un’impennata nel numero dei podcast scaricati e ascoltati, così come conferma Federica Tremolada, Managing Director di Spotify.

Considerando quindi che i podcast hanno conquistato qualsiasi campo, a questo punto è interessante capire come si comporta il mondo dell’arte.

Secondo ArtsLife, i migliori podcast in questo campo sono sette, tra italiani e internazionali:

1. Bow Down: Woman in the art history (condotto da Jennifer Higgie), è un podcast sulle donne che hanno lasciato il segno nella storia dell’arte davanti alle quali bisognerebbe inchinarsi (bow, appunto);
2. The Great Woman Artist (condotto da Katy Hessel), il titolo è decisamente eloquente, donne che parlano d’arte;
3. Last Seen (prodotto da Kelly Horan, Jack Rodolico e Stephen Kurkjian), il podcast ruota attorno a uno dei furti d’arte più famosi avvenuto il 18 Marzo del 1990 all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston;
4. The way I see it (condotto da Alastair Sook e prodotto dalla BBC in collaborazione con MOMA), trenta episodi in cui l’ascoltatore viene guidato, da esperti d’eccezione, per le meravigliose sale del Moma;
5. Te la do’ io l’arte (condotto da Nicolas Bellario e prodotto da Rai Radio 1), arriviamo qui al made in Italy con l’ironia che contraddistingue Ballario, il quale ci porta a visitare persino i musei in cui non saremmo mai voluti entrare;
6. A3 il formato dell’arte (condotto da Elena del Drago e a cura di Cettina Flaccavento), una panoramica a 360 gradi sull’arte nazionale e internazionale;
7. L’arte svelata (condotto da Giuseppe Nifosì), cento episodi che svelano aneddoti artistici più o meno conosciuti;

Ce n’è per tutti i gusti insomma.

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Anche Artribune, nota rivista di settore, già dall’Aprile 2020 si è cimentata nel fantastico mondo del podcasting e, recentemente, ha dato il via a un nuovo format dal titolo Contemporaneamente a cura di MariaAntonietta Firmani.

I protagonisti che si alternano durante i consueti appuntamenti sono storici dell’arte, critici, giornalisti e professionisti nel mondo della comunicazione ( per citarne solo alcuni) che unendo le loro competenze riescono ad offrire all’ascoltatore una panoramica a 360 gradi su una serie di tematiche legate al mondo dell’arte e non solo: si spazia infatti fino a toccare scienza, letteratura, filosofia, cinema, architettura e così via.

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Contemporaneamente offre, quindi, spunti di riflessione su quello che è lo status quo della scena artistica facendo anche luce su argomenti ad essa correlati come l’alfabetizzazione digitale e il design.