Fondazione Prada “parla del tempo” con la nuova mostra a Venezia
Inaugurata lo scorso 20 maggio presso la sede di Fondazione Prada nel palazzo storico di Ca’ Corner della Regina a Venezia, la mostra “Everybody Talks About the Weather” esplora i significati del tempo metereologico nell’arte visiva e il modo in cui questi hanno cambiato la nostra identità culturale.
Il progetto curatoriale di Dieter Roelstraete, che comprende più di cinquanta opere tra artisti contemporanei e lavori storici, non è però solamente un esercizio artistico e visivo: si tratta infatti di un percorso che associa grafici e approfondimenti tecnici a molte opere esposte. Questi pannelli esplicativi, sviluppati in collaborazione con il New Institute Centre For Environmental Humanities (NICHE) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, aiutano il visitatore ad approfondire al meglio i temi affrontati dalla mostra in modo rigoroso e scientifico. Oltre a questi, all’interno del percorso sono presenti varie “stazioni di ricerca”, con la raccolta di più di cinquecento oggetti tra libri, pubblicazioni e articoli che riguardano il clima e il meteo.
Come spiegato dalla Presidente di Fondazione Prada, Miuccia Prada, “il progetto è nato con l’idea di prendere il tempo atmosferico come punto di partenza per evidenziare l’urgenza del cambiamento climatico, utilizzando insieme gli strumenti dell’arte e della scienza”.
Sviluppandosi su due livelli, il percorso inizia con un grande ledwall che trasmette in loop le previsioni del tempo estratte dai media di tutto il mondo. La mostra continua con l’alternarsi tra opere d’arte storiche e contemporanee che, innescando un cortocircuito tra visioni spesso discordanti ed opposte, rivela comunque la costante attenzione degli artisti nel “parlare del tempo”.
L’approccio a temi scientifici per mezzo dell’arte è un modo di incoraggiare l’avvicinamento del pubblico ad argomenti che potrebbero risultare complessi se affrontati in maniera diretta. Si tratta di una strategia efficace ed immediata per dare rilievo ad un tema che nel mondo dell’arte è ancora stranamente molto ignorato.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023.