Cinque celebrità e i loro doppelgänger nel mondo dell’arte
Doppelgänger è un termine tedesco che rimanda al significato di alter ego, di sosia: nel corso degli anni gli occhi più o meno attenti hanno ritrovato sempre più personaggi famosi contemporanei nei ritratti e nelle sculture dei secoli passati. Vi presentiamo quelli che per noi sono stati gli esempi più eclatanti.
Il primo è il ritratto di Paul Mounet a cura di Louis Maurice Boutet de Monvel risalente al 1875: già dal primo sguardo Mounet ci ricorda l’attore Keanu Reeves, celebre per il suo ruolo in Matrix (1999).
Il secondo sosia è il ritratto di Jean Alexander di Amedeo Modigliani, il notissimo artista novecentesco italiano. Subito appare evidente la somiglianza con il noto attore hollywoodiano Johnny Depp. È evidente la somiglianza tra i due personaggi, distanti nel tempo ma vicini nella forma.
Un terzo esempio è sicuramente quello di Vladimir Putin, noto politico russo. Possiamo ritrovare Il suo doppelgänger nel quattrocentesco “Ritratto dei coniugi Arnolfini” realizzato dal pittore fiammingo Jan Van Eyck. Osservando attentamente i lineamenti del marito, la somiglianza non può che apparire palese.
In un altro ritratto, questa volta nato dalla mano del pittore polacco Stanislaw Ignacy Witkiewicz e con protagonista Elżbieta Szemplińska-Sobolewska molti ritrovano dei richiami all’attrice Nicole Kidman, come ad esempio nella folta chioma ramata e nei lineamenti delicati che la caratterizzano.
L’ultimo sosia che vogliamo proporvi è la “Signora in Blu”, opera di fine Ottocento del celebre Paul Cézanne.
Il suo doppelgänger è nell’attrice Maggie Smith, nota per la sua partecipazione in Downton Abbey, oltre a una somiglianza estetica, l’opera rimanda anche al suo ruolo nella serie britannica come testimoniano i vestiti che indossa.
Vi lasciamo dunque con questi famosi casi di sosia nel mondo dello spettacolo, e voi? Avete già trovato il vostro doppelgänger?