Andrea e Sophia nell’universo degli NFT
La robotica e il mondo dell’arte iniziano ormai a conoscersi bene e hanno deciso di incontrarsi nel meraviglioso – e dopo il record da 69 milioni di Beeple, anche quotatissimo – universo degli NFT (non fungible tokens).
Lo scorso 23 Marzo, il visual artist italiano Andrea Bonaceto insieme a Sophia, uno dei robot più sviluppati al mondo, ha messo in vendita nove opere – create dalla loro collaborazione – su Nifty Gateway, principale piattaforma di mercato per gli NFT.
Come se non bastasse, quella di Andrea e Sophia è stata anche la prima collezione, curata dalla IV Gallery di Los Angeles, a essere nata dal lavoro congiunto di un’intelligenza umana e un’ umanoide.
Gli artisti
Sophia è nata il 19 Aprile 2015, sviluppata da Hanson Robotics Limite, azienda made in Hong Kong con la collaborazione di alcune società responsabili di intelligenza artificiale. È uno degli umanoidi più sviluppati al mondo, in grado di riprodurre più di sessanta espressioni facciali tipiche dell’uomo e con una verosimiglianza incredibile.
Non si esagera nel dire che è una vera e propria celebrità: essendo perfettamente in grado di rispondere – su argomenti predefiniti – al proprio interlocutore decifrandone la mimica facciale e i gesti, ha partecipato a moltissimi show televisivi e ha persino ottenuto la cittadinanza saudita. È il primo umanoide con passaporto.
La carriera artistica di Sophia non è certo da meno, anzi segna anche qui un primato: è infatti rappresentata, come fosse una persona in carne e ossa, dalla stessa IV Gallery.
Andrea invece appartiene alla specie umana, quella tradizionale.
Studia prima economia all’università di Pisa e poi Management alla Scuola Superiore di Sant’Anna. Dopo diverse esperienze lavorative, nel 2018 fonda Eterna Capital, una società di gestione degli investimenti focalizzata sulla tecnologia blockchain che è oggi leader nel settore.
Oltre che imprenditore è anche artista e membro della Royal Society of Art (RSA).
Le opere
Ecco com’è andata.
Andrea ha creato, in vecchio stile, alcuni ritratti di Sophia e quelli di alcuni suoi “parenti” . Le immagini sono poi state rielaborate da Sophia che, senza alcun tipo di assistenza umana, le ha interpretate tramite le sue reti neurali. Sophia, che ha appena compiuto cinque anni, continua a crescere o meglio è la sua intelligenza artificiale (AI) che si sviluppa in maniera costante ed è in grado di lavorare sulle opere d’arte facendo riferimento a quelle che sono le sue “esperienze”.
Nel caso aveste dubbi, la collezione è andata sold out.