Adriana Varejão: filo rosso tra Brasile e Portogallo

Adriana Varejão nasce a Rio de Janeiro l’undici novembre del 1964 ed è, a oggi, annoverata tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea.

Le sue opere sono state esposte nelle più importanti gallerie e musei del mondo, tra cui – giusto per citarne alcuni – il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra.
Negli Stati Uniti è rappresentata da Gagosian Gallery mentre in Inghilterra dalla Victoria Miro Gallery.

L’artista, che si distingue per la sua forte carica storica e culturale, nel 2004 è stata anche artista in residenza presso l’Isabella Stewart Garden Museum (Boston).

La ricerca artistica

“(…) tutto quanto (…) è ordito in modo che vi passi attraverso un filo rosso; questo non può essere tolto senza che tutto si sfaccia”
– Goethe

Adottiamo le meravigliose parole di Goethe per spiegare meglio la ricerca artistica della Varejão che è complessa e intrinsecamente legata al Brasile, alla storia del paese e al lungo periodo di colonizzazione subito dal Portogallo con il quale rimane ancora culturalmente unito da un sottile filo rosso.

 

Courtesy of Atribune

 

Al centro delle opere dell’artista si trova, quindi, la ricerca dell’identità culturale: procedendo indietro nella storia si approccia il futuro in maniera più consapevole.

Varejão utilizza le tattiche barocche di simulazione, giustapposizione e parodia per soffermarsi proprio sul dualismo della cultura Brasiliana, così ricca ma anche contaminata nelle sue interazioni estetiche.

“ Il barocco collega sempre due estremi, come la luce e l’ombra, in un corpo, un dipinto. La storia fuori contro un corpo selvaggio dentro, colto e incolto, cotto e crudo, avidità ed espressionismo, razionalismo e irrazionalità, freddo e caldo “.

– Adriana Varejão

Le opere, i medium e gli Azulejos

Adriana Varejão lavora con un ampio ventaglio di medium.
Generalmente, partendo da una tela, la arricchisce poi con materiali di diversa consistenza come ad esempio porcellane e ceramiche.
Sue sono anche fotografie e disegni, ma sicuramente sono degni di particolare attenzione gli Azulejos.

Le mattonelle bianche e blu, tipicamente portoghesi, sono realizzate dall’artista in gesso e pittura a olio su tela. Gli azulejos simboleggiano la fusione e la mescolanza delle culture.
Ogni mattonella, dopo aver steso il gesso, è lasciata asciugare e una volta secca si creano delle piccole crepe che le rendono uniche le une dalle altre. Per i più appassionati d’arte, è intuitivo il paragone alla serie di Cretti di Alberto Burri.

 

Courtesy of NewArt

 

Adriana Verajão è, in definitiva, un’artista che unisce, include e avvicina.