Un autunno a regola d’arte: le sette grandi mostre della stagione
Periodo di primi freddi e foglie che cadono, ma anche di gite per esplorare le città e le bellezze del nostro paese: per chi volesse organizzare weekend all’insegna della cultura, ecco una selezione di personali e retrospettiva dedicate a grandi maestri dell’arte (più o meno) contemporanea che ci accompagneranno nei prossimi mesi.
Jeff Koons. Shine, Palazzo Strozzi (Firenze), fino al 30 gennaio
L’artista statunitense sarà l’indiscusso protagonista della programmazione fiorentina: la città ospiterà pezzi iconici realizzati nei suoi decenni di inarrestabile carriera, con un titolo che gioca con quella lucentezza tipica delle sue opere, in cui lo spettatore continuamente si specchia rendendolo parte integrante dell’opera stessa.
Gli enormi palloncini in acciaio inossidabile che ritraggono oggetti e animali in chiave assolutamente pop riempiranno le sale di Palazzo Strozzi, insieme a opere dalla serie Gazing Balls Sculptures, in cui riproduzioni di statue in gesso sono accompagnate da grandi sfere in vetro soffiato blu, solo per citare qualche esempio
Depero New Depero, Mart (Rovereto), fino al 13 febbraio
La città di Rovereto è da sempre legata alla figura di Fortunato Depero, che al momento della sua morte ha lasciato in eredità al Comune la Casa d’Arte Futurista Depero, unico museo futurista fondato da un artista in persona, e il suo archivio.
La mostra vuole quindi esplorare la sua ricerca, che si espande a tutti gli ambiti, e la sua influenza culturale grazie a cinque sezioni che vanno ad approfondire le sue creazioni teatrali, la sua opera grazie a produzioni audiovisive, documenti e pubblicazioni, i designer che a lui si sono ispirati, i progetti che il Museo stesso ha realizzato negli anni.
Mirò. Il colore dei sogni, Fondazione Magnani Rocca (Mamiano, PR), fino al 12 dicembre
In collaborazione con la Fundación MAPFRE di Madrid, viene proposto un viaggio alla scoperta delle opere realizzate da Mirò nel pieno Novecento (tra gli anni ’30 e ’70), tra i dipinti a olio e le sue illustrazioni, immergendosi completamente nei sogni che hanno dato vita alla sua arte.
Colori e forme sono al centro di una produzione non convenzionale e sempre originale che lo contraddistingue rispetto ai suoi contemporanei, unendo in sé influenze ed esperienze diverse con un linguaggio personalissimo.
Domenico Gnoli, Fondazione Prada (Milano), fino al 27 febbraio
Un indagine approfondita nella vita e nelle opere di uno dei grandi maestri del Novecento, estraneo a ben definite etichette che lo possano catalogare in correnti e movimenti: le opere di Domenico Gnoli hanno saputo restituire importanza a quei dettagli della vita quotidiana a cui nessuno presta così tanta attenzione, riuscendo ad astrarli dalla loro concretezza.
L’allestimento della mostra, a un anno dal cinquantenario della sua morte, segue nuclei tematici per esplorare l’evoluzione della sua produzione, accompagnati da materiali documentari per avere una visione completa della sua figura, che spesso sfugge dagli elenchi dei nomi più citati.
A questa già ricca programmazione, si aggiungono altri tre eventi espositivi degni di nota di cui già in precedenza vi avevamo parlato: Escher sarà al Palazzo Ducale di Genova fino al 20 febbraio, la mostra “Monet. Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi” è in programma al Palazzo Reale di Milano, fino al 30 gennaio, mentre al Museo di Roma fino al 27 marzo sarà visitabile “Klimt. La Secessione e l’Italia”.