MUSABA: tutti i colori di Nik Spatari

È stata una vita dedicata all’arte in tutte le sue forme quella di Nicodemo Spatari, detto Nik, di cui il 25 agosto ricorre il primo anniversario dalla morte. Il primo riconoscimento internazionale arriva infatti all’età di 9 anni con un premio di pittura, ma è seguito dal trauma della perdita dell’udito che non fermerà però la sua creatività, anzi sarà forse stimolo alla messa in pratica della sua creatività.

Una vita di studio, di viaggi, di incontri: la dedizione verso la scultura e l’architettura nell’orbita di Le Corbusier, il matrimonio con la sua compagna di vita e di avventure artistiche Hiske Maas, da Parigi a Losanna, da Milano al ritorno in Calabria, terra natale, dove prenderà luogo uno dei suoi (anzi dei loro) più ampi progetti.

 

Rosa dei Venti – Courtesy MUSABA

 

Con l’intento di realizzare un eclettico laboratorio di arte contemporanea, iniziano nel 1969 i lavori per la creazione del Parco Museo Santa Barbara, noto come MUSABA, in piena terra calabrese, presso i resti di un antico monastero.

MUSABA diventa centro e luogo di aggregazione, ereditando il ruolo che la regione ha avuto nel corso della storia e dei secoli. Uno spazio a se stante che accoglie opere e installazioni immense e colorate, ma perfettamente integrate nella natura che le ospita.

 

SaBa Lizard – Courtesy MUSABA

 

Il percorso nel parco museo è anche un viaggio nella produzione e nella riflessione artistica di Nik Spatari attraverso gli anni, sottolineando quella fonte di ispirazione sempre presente costituita dagli elementi della cultura mediterranea, contaminati da influssi antichi e contemporanea, orientali e occidentali, ancora una volta specchio della Calabria stessa come luogo incontro e confronto.

L’ingegno dell’artista si manifesta anche in realizzazioni come il “Sogno di Giacobbe”, denominato la Cappella Sistina calabrese, la costruzione architettonico-artistica della “Rosa dei Venti”, le sue sculture ambientali.
MUSABA accoglie anche un’ampia collezione di opere di artisti internazionalmente riconosciuti: da Bonalumi a Giacometti, da Rotella a Scanavino, a Schifano.

 

Sogno di Giacobbe – Courtesy MUSABA