Museo del ’900 alla seconda: vince il progetto del team di Sonia Calzoni

Si apriva a dicembre 2020 il concorso per il progetto di ampliamento del Museo del ‘900, dal nome NovecentoPiùCento, che prevedeva l’insediamento dell’istituzione museale anche all’interno del Secondo Arengario, offrendo la possibilità di un esporre un altro centinaio di opere oltre che di creare un vero e proprio polo artistico-culturale, che nell’unione dei due edifici gemelli avrebbe trovato la sua completezza.

Tuttavia pochi giorni prima della scadenza per la presentazione delle proposte, era emerso il parere della Soprintendenza che si dichiarava contraria alla creazione di una passerella aerea per il collegamento dei due edifici, invitando a preferire una soluzione sotterranea, ma creando scompiglio e mettendo a rischio il concorso dal momento che esso stesso invitava a pensare a una soluzione che includesse suddetto ponte.

 

Calzoni, NovecentoPiùCento – Courtesy professionearchitetto.it

 

Ma tutto è bene quel che finisce bene: il team di architetti capitanato da Sonia Calzoni è stato proclamato vincitore nella giornata di ieri, con una soluzione che prevede proprio una passerella pensata per non essere impattante nel contesto urbanistico in cui andrà a collocarsi, evitando di spezzare la vista da Galleria Vittorio Emanuele alla Torre Martini.

A questa si affianca una seconda soluzione, affiancabile o sostituibile alla prima, che vuole trasformare via Marconi in una piazza-cortile in relazione con gli spazi circostanti, ma allo stesso tempo mezzo per ricomporre i due edifici in un’unica entità.

 

Calzoni, NovecentoPiùCento – Courtesy professionearchitetto.it

 

Gli spazi dell’edificio ospiteranno un bookshop e una caffetteria, oltre che un auditorium. Per quanto riguarda le sale museali, saranno dedicata alle esperienze artistiche più recenti, fino ai nostri giorni, con due enormi sale per opere monumentali e installazioni, e nei piani superiori si inserirà un’opera adatta a dialogare con la Sala Fontana del Primo Arengario.

Questa trasformazione si inserisce in un più ampio processo che sta coinvolgendo l’intera città, anche dal punto di vista culturale, verso una rigenerazione e un miglioramento dei suoi spazi simbolo.

 

Calzoni, NovecentoPiùCento – Courtesy professionearchitetto.it