Dar al Kalima: l’arte che sopravvive in Palestina
Gli scontri degli ultimi giorni tra Palestina e Israele riportano resoconti tragici.
Auspicando che si arrivi il prima possibile ad un cessate il fuoco per il bene e la vita di tutti, oggi vogliamo provare a far luce su quello che simbolicamente potrebbe essere uno spiraglio di speranza, seppur minuscolo.
Ci occupiamo di arte e l’arte riesce a sopravvivere anche in un territorio tanto straziato.
“Dobbiamo continuare a fare arte, non possiamo lasciare che la distruzione abbia l’ultima parola ”.
Così si è pronunciato Mitri Raheb, direttore del Dar al Kalima University College of Art & Culture, istituto d’arte fondato ufficialmente per volontà degli stessi studenti nel Marzo 2020 sulle basi di un progetto già esistente dal 2018.
Raheb, palestinese di Betlemme, è perciò il direttore dell’unica scuola accreditata e riconosciuta di belle arti a Gaza che ironia della sorte, si trova proprio a pochi passi dalla torre crollata sotto i raid israeliani pochi giorni fa.
Gli studenti non possono tornare in classe per ovvi motivi di sicurezza ma non si arrendono e recuperano pezzi di vetro dalle macerie per realizzare opere d’arte, colombe per la precisione: simbolo di pace.
L’attività di Dar al Kalima non si è mai fermata: sovvenzionata dagli aiuti di Bright Stars Bethlem, ONG americana e quelli provenienti da volontari e donazioni, ha organizzato workshops, lezioni e programmi anche per i più piccoli.
Nonostante le gravissime circostanze in cui versano quei territori, l’obiettivo futuro è quello di far conoscere l’arte degli studenti al pubblico internazionale perché non può essere la violenza a vincere.