L’indole nomade di Alessandro Pizzo in una personale alla Galleria Vittoria di Roma
Dal 10 al 25 maggio 2023 la Galleria Vittoria di Roma ospiterà la personale dell’artista padovano Alessandro Pizzo dal titolo “Nomade”, curata da Tiziano M. Todi. La mostra esplora il tema del viaggio attraverso 25 opere, selezione dalle serie “Strade” e “Strade con lamiera”: le prime narrano i luoghi visitati dall’artista, le seconde i mezzi che ha utilizzato nei suoi spostamenti. Si tratta di un vero e proprio “diario su tela”, dove l’artista racconta le storie delle sue esperienze attraverso il globo intraprese durante la sua vita, rendendo l’osservatore partecipe di questo percorso. Il materiale utilizzato da Pizzo per queste serie è lo smalto, un materiale liquido che rappresenta il movimento e il passare del tempo. Queste tele sono spesso caratterizzate da macchie rosse e cornici, rispettivamente rappresentativi delle persone incontrate dall’artista e dei ricordi di viaggi conclusi e appartenenti al passato, dunque “strade chiuse”.
“Nomade” è quindi una peregrinazione esistenziale alla riscoperta di se stesso per Pizzo, che lo porta a rincontrare attraverso questi dipinti le persone, i luoghi, le sensazioni vissute durante le sue esperienze in giro per il mondo e a condividerle con lo spettatore. Importanti in questi percorsi non sono tanto le mete quanto i mezzi usati per raggiungerle, rappresentati dalle lamiere, e ricalcanti l’indole nomade dell’artista.
Nato a Padova l’11 dicembre del 1972, fin da piccolo viaggia con la sua famiglia e visita spesso mostre e musei in Italia e in tutto il mondo. Dopo il Liceo e l’Università, entra nell’azienda familiare fino alla sua cessione, avvenuta nel 2008. È questo il momento di svolta della sua attività artistica, che prende il via nel 2010 con la prima personale tenutasi a Padova. Molte le occasioni che hanno visto Pizzo protagonista di personali, bi-personali e collettive negli ultimi anni, con la partecipazione a numerose rassegne internazionali tra cui La Biennale di Venezia e la Biennale d’Arte di Londra.