Hannah Bullen-Ryner: l’arte effimera
Hannah Bullen-Ryner è un’artista emergente inglese, che dopo aver sperimentato la pittura e la fotografia, ha trovato un modo del tutto innovativo per esprimersi, che si avvicina alla Land Art.
Con questo termine si intende una forma d’arteche nasce negli anni Sessanta e che prevede l’intervento esclusivo in ambienti naturali, per cui non venivano utilizzati elementi esterni al paesaggio come colle o resine, tele o pannelli.
Partendo da questi presupposti, Hannah Bullen-Ryner , per la creazione delle sue opere, utilizza gli elementi del bosco: legnetti, foglie, fiori, piume di uccelli, bacche. Successivamente ripulisce uno spazio sul terreno e ricompone insieme il materiale raccolto, creando così colorati e vivaci animali, simboli e mandala.
I colori e le dimensioni sono talmente accurati e armoniosi che ogni elemento sembra una pennellata da cui risulta un dipinto.
Le tinte delle sue creazioni seguono le stagioni, regalando in ogni periodo armonie cromatiche differenti.
La natura è però contraddistinta dalla caducità, e così anche le opere di questa artista non sono immuni al deperimento ma anzi, basta un soffio di vento a portarle via.
È proprio la natura effimera del suo lavoro, dichiara l’artista nel suo blog personale, che lo rende speciale per lei. La definisce un’esperienza catartica.
Grazie al tempo passato tra le fronde degli alberi, lo scroscio dei torrenti e il cinguettio degli uccelli infatti, Hannah Bullen-Ryner riesce a ritrovare la serenità che la vita quotidiana toglie.
È proprio questo lo scopo della sua arte: ricongiungersi con la Madre Terra e ristabilire l’armonia dentro di sé.
Le sue opere però, non svaniscono totalmente nel nulla. L’artista infatti sfrutta le sue abilità e il suo passato nella fotografia per fissarle nel tempo, comunicando e diffondendo la sua arte.
Osservando così gli scatti di Hannah non solo si rimane affascinati dalla sua creatività, ma si vive un’esperienza: si percepisce la pace che solo la natura può trasmettere, motivazione stessa che spinge l’artista alla creazione.