Una nuova stretta di mano: gli sfaccettati significati dell’intervento di Saype a Venezia

Saype abbrevia in sè il motto “Say Peace”. Nel suo progetto in divenire “Beyond Walls” un inno alla pace prende forma in quella stretta tra due mani, atta a creare la più grande catena umana nel mondo.

 

Saype, Beyond Walls, Step 13: Venice – Courtesy La Repubblica

 

Un background nella street art, un’influenza della letteratura buddista e una curiosità per i droni: così arriva all’avvicinamento con quella che si potrebbe definire una nuova forma di land art, che consiste nel rendere immensi prati erbosi vere e proprie tele, da riempire con pigmenti ovviamente biodegradabili. Dopo numerosi studi e tentativi, l’artista ha trovato infatti le materie perfette per ridurre al minimo l’impatto ambientale: la polvere di marmo, il carbone, e il caglio, che vengono effettivamente “spruzzati” a mano libera.

Il perchè di tutto questo sta nel voler mandare un messaggio: Guillaume Legros è un artista fortemente integrato, e anche coinvolto in prima persona, nei grandi problemi che coinvolgono il suo tempo e il suo mondo, con un passato da infermiere e l’attività all’interno dell’associazione umanitaria SOS Méditerranée.

 

Saype, Beyond Walls, Step 13: Venice – Courtesy Vanity Fair

 

Ve lo avevamo già presentato in passato, ma in queste settimane la sua ultima creazione è stata sulla bocca di tutti: in occasione dell’apertura di Biennale Arte, nei canali di Venezia una grande barca (un pontone, per la precisione) è apparsa, coperta dalla riconoscibile distesa verde con le due mani strette insieme. Cogliendo l’occasione della celebrazione della Giornata dedicata alla Terra, l’intervento era questa volta dedicato al rapporto tra l’uomo e la natura, ai problemi climatici (e non) che affliggono il nostro pianeta, al rispetto dell’ambiente, il tutto con la collaborazione del Gruppo Lavazza, da sempre sensibile all’arte contemporanea e alla sostenibilità.

E sempre a sostegno dei valori che sottendono il progetto, l’opera già per sua natura effimera verrà smontata, le zolle di terra diventeranno parte proprio dei Giardini della Biennale.

 

Saype, Beyond Walls, Step 10: Ouidah – Courtesy Art Vibes

 

Questa è la dodicesima tappa di un percorso iniziato nel 2019 a Parigi, ai piedi della Tour Eiffel, e che poi si è spostato per l’Europa e per il mondo, mantenendo l’immagine simbolica della stretta di mano, che si declinava in base a contesti ed eventi, mettendo al centro un messaggio sempre nuovo ma comunque sempre universale.

Questo viaggio ha visto protagoniste capitali e grandi città come Berlino, Torino e Dubai, ma anche spazi più incontaminati come Andorra o Ouidah, in Benin, integrandosi sempre nel miglior modo possibile con interventi che lasciano un segno nella memoria, non nel territorio.